La mappatura di degrado è un processo fondamentale per il progetto di recupero funzionale e strutturale di un bene che, attraverso il rilievo dello stato di conservazione di un elemento architettonico o di una struttura, permette di creare il dettaglio delle anomalie presenti.
La disponibilità di un catalogo delle aree di degrado consente di individuare con precisione le manchevolezze funzionali e strutturali del bene in esame, fornendo così le informazioni necessarie per pianificare progetti di restauro e consolidamento.
Rilievo dello Stato di Conservazione
Il rilievo dello stato di conservazione prevede la valutazione di una serie di parametri, tra cui la stabilità strutturale, la resistenza dei materiali, la presenza di crepe, distacchi, infiltrazioni d’acqua e altre lesioni che possono compromettere l’integrità dell’elemento.
La mappatura del degrado è una delle fasi più importanti del rilievo, in quanto consente di individuare le aree dove le anomalie sono più marcate e dove il degrado ha raggiunto un livello critico. Questo processo viene eseguito attraverso l’utilizzo di vari strumenti di misura qualitativa e quantitativa.
Una volta individuate le aree critiche, si procede alla valutazione delle possibili cause del degrado e alla stesura di un piano di intervento per il ripristino dell’elemento. Tale piano prevede la definizione delle operazioni necessarie al restauro dell’elemento, la scelta dei materiali e delle tecniche di intervento più appropriate.
È importante sottolineare che la mappatura del degrado non solo consente di individuare le anomalie funzionali dell’elemento, ma rappresenta anche un utile strumento di prevenzione del degrado stesso. Infatti, grazie alla mappatura è possibile intervenire tempestivamente per prevenire il peggioramento delle lesioni e mantenere l’integrità dell’elemento.
In cosa consiste la Mappatura del Degrado
La mappatura del degrado è un processo di identificazione delle aree o dei siti in cui si verifica un deterioramento ambientale o del bene monitorato.
Questo processo porta all’individuazione delle aree critiche che richiedono interventi di ripristino e per prevenire il peggioramento delle condizioni dell’elemento.
La mappatura del degrado può essere eseguita in vari modi, a seconda delle specifiche esigenze del contesto. Tuttavia, in linea generale, il processo di mappatura di degrado può includere le seguenti fasi:
- Ricerca preliminare: ricerca delle informazioni relative all’area oggetto di studio, che possono includere mappe topografiche, dati sulle attività antropiche, dati sulle emissioni industriali, dati sulle condizioni climatiche, dati sulla tipologia di utilizzo del bene, ecc.
- Identificazione delle fonti di degrado: individuazione degli elementi che innescano i processi degradanti nell’area oggetto di studio, tra cui le attività industriali, le attività agricole, le attività di trasporto, le attività di costruzione, ecc.
- Rilevamento delle condizioni ambientali: rilevamento e mappatura delle condizioni ambientali dell’area oggetto di studio, che possono includere la qualità dell’aria, la qualità dell’acqua, la presenza di rifiuti, la presenza di inquinamento acustico, ecc.
- Analisi dei dati: analisi dei dati raccolti e dei risultati delle attività di rilevamento, al fine di valutare il livello di criticità del degrado dell’area oggetto di studio e di identificare le aree più colpite.
- Pianificazione degli interventi: sviluppo di un piano d’azione per intervenire sulle aree identificate come più colpite dal degrado ambientale. Tale piano può includere attività di ripristino ambientale, azioni di prevenzione, attività di monitoraggio e di controllo, ecc.
Mappatura del Degrado e Importanza
La mappatura del degrado è uno strumento importante per la gestione delle infrastrutture architettoniche e ambientali e la protezione degli utenti e dell’ambiente stesso.
Attraverso questo processo, è possibile identificare le aree che richiedono interventi prioritari, monitorare l’evoluzione delle condizioni del patrimonio nel tempo e prevenine il peggioramento.